Classificazione dei vini italiani e cosa significano

Hai mai guardato una bottiglia di vino italiano e ti sei chiesto, “Perché mettono DOCG sulle loro bottiglie di vino? Cosa significa?” Le lettere DOCG stanno per Denominazione di Origine Controllata e Garantita, questa abbreviazione fa parte del sistema di classificazione dei vini italiano ed è la risposta italiana al sistema di denominazione francese AOC. Ci sono tre livelli in cui rientrano queste classificazioni:  DOP (Denominazione di Origine Protetta per i vini DOC e DOCG), IGT (Indicazione Geografica Tipica) e Il VdT (Vino da Tavola).

Questo Sistema di classificazione è stato sviluppato per mantenere i vini di alta qualità in tutta Italia. La classificazione DOCG è stata creata negli anni 1980 e, attualmente, sono solo 77 le regioni vinicole in Italia che detengono questa classificazione. Alcuni esempi di questi vini sono: il Brunello di Montalcino DOCG, il Barolo DOCG, il Chianti DOCG, e il Franciacorta DOCG. Questa classificazione prevede rigorose misure di controllo della qualità, e tutti i vini con quest’ultima devono essere sottoposti ad analisi e test da parte di un comitato approvato dal governo. Questi vini devono anche includere un’etichetta di stato sul collo della bottiglia, rosa per i vini rossi e verde per i vini bianchi.

La classificazione DOC sta per Denominazione di Origine Controllata.  In Italia ci sono circa 330 regioni vinicole DOC. Alcuni esempi di vini DOC sono Montepulciano d’Abruzzo DOC, Aglianico del Vulture DOC, Bolgheri DOC, e Soave DOC. Questi vini hanno alcune delle stesse rigide misure di qualità imposte alla loro produzione come fanno i vini DOCG. Inoltre, hanno bisogno che un pannello governativo li analizzi e li metta alla prova. I vini DOCG non sono necessariamente superiori ai vini DOC, i quali possono avere misure di controllo più rigorose rispetto ad alcuni vini DOCG.

La classificazione di IGT sta per Indicazione Geografica Tipica, quest’ultima è stata creata nel 1992 per dare vini che non rientravano nella rigida guida di DOCG o DOC, ma erano più di un semplice vino da tavola standard, un livello a parte. Molti vini italiani, realizzati in uno stile più internazionale, tendono a rientrare in questa classificazione. Attualmente sono più di 120 le regioni vinicole in Italia che vi rientrano. Esempi di questi vini sono Toscana IGT, Veneto IGT, Puglia IGT, e Isola Dei Nuraghi IGT.

Citazioni

Puckette, M., & Hammack, J. (2018). Wine Region: Italy. In Wine folly: The master guide (Magnum, pp. 248–260). essay, Avery, an imprint of Penguin Books.

Johnson, H., & Robinson, J. (2019). Italy. In World Atlas of Wine 8th Edition (pp. 154–155). essay, MITCHELL BEAZLEY.

Button June 10, J. (2020, June 10). Italian wine labels: Understanding DOCG, DOC & IGT. Decanter. Retrieved May 10, 2022, from https://www.decanter.com/learn/italian-wine-labels-understanding-docg-doc-igt-439719/#:~:text=Created%20in%201992%2C%20IGTs%20were,wines%20are%20a%20prime%20example.

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